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Portfolio

Caleidoscopio, fotografare la bellezza

La parola caleidoscopio deriva dal greco antico dove troviamo l’unione dell’aggettivo kalòs, bello, eidos, immagine, e scopro, osservare. Il caleidoscopio con i suoi specchi riflette la luce creando immagini spesso simmetriche che mutano in modo imprevedibile ad ogni movimento.

E’ questa la filosofia che caratterizza il mio modo di fare fotografia e che si traduce nel cogliere l’istante; ogni elemento naturale, ogni persona, ogni momento celano al loro interno la loro personalissima bellezza che, per essere compresa, deve essere mostrata in maniera sempre nuova.

Progresso?

L’ enciclopedia Treccani definisce il progresso come un processo, come l’avanzamento di un qualsiasi fenomeno. Progresso può essere riferito al tempo, all’ avanzamento degli anni, dell’ età, può essere riferito alla tecnologia, alle conoscenze, all’ industria e anche al raggiungimento di una meta. Questa mostra è  un interrogativo, un interrogativo sul progresso a partire da quindici scatti in bianco e nero. “Progresso?” vuole avviare una riflessione più ampia, una riflessione sull’ esistenza e sul percorso della vita stessa.

Le foto, disposte in ordine non casuale, raccontano una storia: la storia della crescita, dell’ uomo ma anche dell’ umanità che si trova, crescendo (o forse meglio dire progredendo), ad affrontare questioni sempre più importanti, a fronteggiare la vita che in alcuni casi schiaccia e rende impotenti, mentre in altri casi rende felici e gioiosi. Crescendo aumentano le conoscenze e quindi anche le responsabilità e con esse gli affanni e le preoccupazioni; la vita ci prende a braccetto portando con sé le incertezze sul futuro, un futuro a cui spesso l’ uomo non pensa, un futuro che l’ uomo influenza e di cui in alcuni casi rimane succube, un futuro che però può dare anche speranza, la speranza di un bambino.

Quello di “Progresso?”, e quindi quello della vita, è un ciclo che si ripresenta con ineluttabilità nelle sue componenti, può essere però anche una discontinuità, una discontinuità che nella mostra è rappresentata da uno scatto molto particolare, uno scatto che ci ricorda le nostre origini, origini dallo sguardo intenso in cui ci si può perdere e in cui, attraverso l’ incontro con l’ altro, riscopriamo noi stessi, ci riscopriamo umani, legati da origini e da percorsi tanto comuni quanto diversi. Uno sguardo tanto intenso quanto pieno di interrogativi ed ecco che la più primitiva scimmia sembra interrogare noi uomini sul nostro operato, sulla nostra vita.

E a questo punto ha davvero senso chiedersi: qual’è il vero progresso ?

FOTOCONTEST GRAND TOUR EMILBANCA

Questa foto è stata premiata come prima classificata al foto contest GrandTour promosso da Festival Mente Locale e da Emil Banca.

E’ una foto che racconta il territorio e trasmette emozioni, una foto che riesce a portarci in un tempo indefinito, nei gelidi inverni della pianura in cui ci si può smarrire ma che allo stesso tempo ci ricordano casa.

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